Perchè non si dice "Buon appetito"
- Angela De Tommasi-Consulente d'Immagine, Armocromia e Stile

- 18 set
- Tempo di lettura: 2 min
Perchè non si dice "Buon appetito" ?
La consulenza di immagine si occupa anche di questo: modo di porsi e buone maniere, aspetti molto importanti per la tua immagine e per la tua comunicazione! Oggi perciò rispondiamo a questa domanda, che è ancora una delle domande più frequenti quando si parla di buone maniere, augurare o non augurare "buon appetito"?
E ancora:
e allora cosa dire?
E come capire quando poter iniziare il pasto?

Sono tante le teorie che puoi trovare sull'origine di questo "divieto",
secondo una di queste teorie, storicamente, per i membri della nobiltà e per le persone considerate di elevata estrazione culturale e morale, i pasti rappresentavano un momento di convivialità, un momento dedicato alla reciproca conoscenza, alla conversazione, durante il quale neanche l'ultimo dei pensieri dei commensali (teoricamente!) andava al cibo, nessuno in queste in queste occasioni si presentava alla tavola affamato, per cui augurare "Buon appetito" sarebbe stato parecchio inopportuno in questi contesti poichè avrebbe riportato l'attenzione sul cibo, dando l'impressione che l'unica ragione della tavola fosse sfamarsi, il che era considerato volgare e scoveniente:
augurare buon appetito era un po' come accusare il commensale di essere affamato e quindi di basso rango.
Ed infatti secondo un'altra delle teorie sull'origine di questo "divieto" questo augurio pare fosse usato da Carlo Magno per dare inizio ai pasti destinati alla servitù che, a differenza della nobiltà, si sedeva alla tavola per sfamarsi, dando così anche il via all'associazione tra l'utilizzo di questo augurio e i pasti delle persone meno abbienti e di posizione sociale inferiore.
Oggi è un augurio molto diffuso nelle occasioni informali (nelle occasioni formali invece non dovrebbe capitare di sentirlo) non condivido il suo utilizzo, ma personalmente non svengo di fronte ad un "Buon Appetito!", se un augurio è fatto col cuore, rimane a mio avviso un gesto gentile.
Trovo molto più sconveniete di un "buon appetito" il non rispondere (o peggio far notare l'errore).
Ritengo inoltre che uno degli scopi primari delle buone maniere sia il rispetto dell'altro, il mettere a proprio agio l'altro, perciò se le persone in nostra compagnia ce lo augurano trovo sia gentile e appropriato rispondere, anche eventualmente con semplice "grazie", senza metterle in difficoltà con dichiarazioni fuori luogo ne' tantomeno con espressioni allibite!
Che ne pensi? Fammi sapere se ti va!
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A proposito, quando inizia il pasto?
Inizia quando la padrona di casa (o chi presiede la tavola) cominicia a mangiare.
Prenditi cura di te sempre, dentro e... fuori!
(Foto Media da wix . com)


